TOBIA RAVA'

Le “Divine Armonie” di Tobia Ravà arrivano a Cattaro

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Le “Divine Armonie” di Tobia Ravà arrivano a Cattaro

Collaborazione UPT-Montenegro: Le “Divine Armonie” di Tobia Ravà arrivano a Cattaro con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a cura di Fabrizio Somma e Maria Luisa Trevisan 

Sabato 10 settembre 2022, nella splendida cornice della Chiesa di San Paolo a Cattaro, si inaugura ufficialmente la mostra personale di Tobia Ravà dal titolo oltremodo suggestivo, “Divine armonie”. Trattasi di un nuovo, importante appuntamento culturale organizzato dall’Università popolare di Trieste per la Comunità Italiana del Montenegro e che mira a valorizzare e a promuovere l’eccellenza italiana sul territorio.

Nato nel 1959 a Padova, Tobia Ravà lavora a Venezia e Mirano. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed Urbino, laureandosi in Semiologia delle Arti all’Università̀ di Bologna. Dal 1977 espone in Italia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Slovenia, Austria, Croazia, Brasile, Stati Uniti, Canada, Argentina, Israele, Marocco, Russia, Cina, Giappone. È presente in collezioni sia private che pubbliche, in Europa, Stati Uniti, America Latina, Estremo Oriente ed Australia. Dal 1988 si occupa di iconografia ebraica, mentre nel 2004, assieme a Maria Luisa Trevisan, dà vita a PaRDeS- Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano dove artisti di generazioni e culture diverse si confrontano su temi naturalistici e scientifici. In occasione delle Olimpiadi di Pechino 2008 è tra gli artisti esposti all’Olympic Fine Arts. 

La mostra “Divine armonie” rappresenta un percorso attraverso la poetica dell’artista, che nelle sue opere attua una mirabile sintesi tra cultura veneziana, ebraica e mitteleuropea, in un connubio tra natura e cultura, attraverso percorsi legati alle sequenze matematiche in relazione allo spazio e al tempo. Nelle opere di Ravà compaiono le lettere di un alfabeto molto antico, quello ebraico con parole e concetti che prendono ispirazione dal pensiero e dagli scritti di mistici e cabbalisti nonché da una molteplicità di altre fonti spirituali, filosofiche e scientifiche che egli riversa nelle sue creazioni pittoriche e scultoree. Ogni opera è sorretta da una logica matematica che permea il mondo naturale e la creazione artistica e, proprio grazie a questo reticolato di numeri e lettere ebraiche, può essere letta in rapporto alla ghematrià e alla kabbalah. In questo modo, ogni creazione rappresenta un luogo o un oggetto reale ma anche un percorso simbolico con un significato etico, spirituale e numerologico. L’artista cerca di recuperare i valori legati alla bellezza e al rispetto dell’ambiente, ma anche alla storia e a tutto ciò che l’uomo ha prodotto come risultato di conoscenze e saperi.

L’evento è organizzato dall’Università Popolare di Trieste, a cura di Fabrizio Somma, in collaborazione con la Comunita degli Italiani del Montenegro e con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.