TOBIA RAVA'

Sincronie e Vele d’infinito

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Sincronie e Vele d’infinito

Sincronie e Vele d’infinito Dal 17 dicembre 2009 al 25 febbraio 2010

presso Galleria d’Arte L’Occhio

Dorsoduro 181 – 30123 Venezia
(a 100 m dalla Peggy Guggenheim Collection).
t el./fax +39 041 5226550;
galleria.locchio@tin.it

www.gallerialocchio.net

 comunicato stampa mostra

La mostra è aperta fino al 25 febbraio 2010 tutti i giorni dalle 10.00 alle 18, domenica e martedì su appuntamento (tel. +39 348 6045541).
La mostra è chiusa dal 2 al 12 gennaio 2010.

La mostra Sincronie e vele d’infinito di Tobia Ravà riapre a Venezia presso la galleria L’Occhio di Elisabetta Donaggio, fino 25 febbraio.

Si tratta della ideale continuazione della mostra precedente, in cui l’artista espone parte dei lavori presentati al Castello Svevo di Trani a settembre. Tra le varie opere sono presenti alcune delle vele, lightbox e opere tridimensionali, caratterizzate dal suo stile inconfondibile, dove le immagini sono costruite con lettere ebraiche e numeri.

Due sono i linguaggi, logica letterale e matematica, che si fondono nelle sue opere a creare un terzo linguaggio, quello figurativo, che vuole indagare, ricostruire e manifestare il mistero dell’universo. Come scrive Maria Luisa Trevisan nel catalogo: “Il titolo fa riferimento alla presenza di un invisibile legame tra le cose ed al pensiero sincronico della tradizione ebraica, secondo il quale quello che è successo in passato, attraverso la memoria, viene rivissuto dal singolo nel presente.
Da qui l’importanza della storia e l’alto valore della memoria per l’avvenire. Questo intreccio affascinante tra presente, passato e futuro, tra natura e cultura, viene non solo intuito e riconosciuto dall’artista, ma anche visualizzato attraverso seducenti immagini fatte di forme, colori, lettere e numero, che costituiscono quella foresta di simboli che si cela dietro il reale”.
In mostra a Venezia sono esposte opere recenti costruite con la ghematrià e la sequenza di Fibonacci, dedicate ai luoghi d’acqua, al tempo (metachroni), agli animali, oltre alle ultime sperimentazioni digitali a tema architettonico su raso, in cui le lunghe prospettive riprese dalla realtà e sublimate, assurgono a luoghi e simboli dello spirito.

Catalogo Artiscope con testi critici di Amos Luzzatto, Nadine Shenkar, Arturo Schwarz, a cura di Maria Luisa Trevisan

La mostra è aperta fino al 25 febbraio 2010 tutti i giorni dalle 10.00 alle 18, domenica e martedì su appuntamento (tel. +39 348 6045541).
La mostra è chiusa dal 2 al 12 gennaio 2010.

Galleria L’Occhio, Dorsoduro 181 – 30123 Venezia (a 100 m dalla Peggy Guggenheim Collection). Tel./fax +39 041 5226550;
galleria.locchio@tin.it
www.gallerialocchio.net